Borse, palpebre pesanti o rugose possono essere corrette mediante l’intervento di BLEFAROPLASTICA. A seconda del caso clinico, l’intervento può essere limitato all’asportazione della pelle in eccesso, oppure estendersi all’ eliminazione dei cuscinetti di grasso profondo e al riassetto della muscolatura orbitaria. Le piccole rughe periorbitarie dette “zampe di gallina” non vengono però cancellate, ma solo migliorate per l’effetto della distensione della pelle. L’intervento non interferisce minimamente con le capacità visive. La blefaroplastica può essere praticata sia sulle palpebre superiori sia sulle inferiori,anche contemporaneamente.
La blefaroplastica, di solito effettuata in anestesia locale, può talvolta richiedere una sedazione. Esistono numerose varianti dE tecnica e, secondo il tipo d’intervento, la durata può essere di 1 o 2 ore. Dopo l’asportazione della cute in eccesso, si procede all’asportazione o al riposizionamento delle borse di grasso. All’intervento residuano cicatrici minime; in corrispondenza della palpebra superiore la cicatrice è situata, per circa due terzi della sua lunghezza, in fondo al solco che si forma aprendo gli occhi, mentre per un terzo deborda lateralmente e si rende impercettibile dopo qualche giorno perché nascosca all’interno della ruga periobitaria. Analogamente nella palpebra inferiore la cicatrice si trova sotto il bordo palpebrale e sporge lateralmente per circa un centimetro. In alcuni casi, soprattutto in pazienti giovani che non necessitano di un’asportazione cutanea ma solo di eliminare le borse di grasso, si ricorre alla tecnica trans-congiuntivale che non prevede incisioni cutanee. Dopo l’intervento saranno applicati occhialini di ghiaccio sulla parte al fine di ridurre al minimo le ecchimosi ed il gonfiore postoperatorio.
Il tipo e la frequenza delle medicazioni, così come l’epoca della rimozione dei punti, dipendono dal singolo caso clinico e dalla tecnica impiegata, in genere vengono asportati dopo 3-5 giorni. Il risultato, molto buono fin dall’inizio, anche se un poco alterato dall’inevitabile gonfiore ed ecchimosi post-operatori, tende a stabilizzarsi nel giro di 2-3 settimane.
L’entità del gonfiore e delle ecchimosi sono molto soggettive e variabili da soggetto a soggetto. Molti pazienti si sentono in grado di riprendere la loro attività e di tornare al lavoro anche dopo 8-10 giorni, magari coprendo con un correttore e del make-up i segni delle ecchimosi ancora presenti. E’ buona norma per tutti comunque astenersi per almeno 7 giorni da qualsiasi attività fisica.